20/12/12

New but old

È concezione diffusa, nel vecchio continente, che agli umani sia concessa soltanto un'unica esperienza terrena. Ma chi dice che ciò sia valido anche per gli esseri inanimati? Dal riciclaggio al riutilizzo, il percorso di ogni oggetto appare costellato di possibilità. Una di esse è lo scambio. Non si tratta dell'antiquato metodo del baratto, ma di una parente molto più giovane e trendy. Durante lo scorso decennio si sono intensificati gli eventi di clothes swap, come vengono chiamati nel mondo anglofono, appuntamenti al femminile per lo scambio di abiti, accessori e scarpe non più voluti dalle rispettive proprietarie.
Donne di ogni età salutano per l'ultima volta pantaloni di una taglia più piccola, scarpe dai tacchi vertiginosi o borsette di colori audaci, rimasti troppo a lungo nell'ombra di un armadio chiuso. In cambio, danno il benvenuto a nuove forme e colori, che andranno a popolare le grucce e le mensole lasciate vuote dai propri predecessori.
L'uso di denaro non è previsto e tutti i capi che non avranno trovato una nuova casa entro la fine della giornata, saranno donati a istituzioni benefiche che ne disporranno nel modo più adeguato.
Il divertimento però non si limita a rifarsi il guardaroba a costo zero; di solito a questo tipo di eventi partecipano  anche professionisti della moda e della bellezza, che si occupano di acconciare e truccare le partecipanti o che offrono un servizio di piccola sartoria per personalizzare i nuovi "vecchi" acquisti.

Se questa descrizione vi ha incuriosite, partecipate all'evento che Everydayrainbow sta organizzando a Londra per il prossimo 10 marzo: decine di donne si ritroveranno in un vecchio magazzino ristrutturato nel quartiere più di tendenza della capitale per trascorrere un pomeriggio in relax dedicato allo shopping e al benessere. Nei prossimi giorni forniremo ulteriori informazioni, tenetevi pronte!


Per informazioni, scriveteci pure a: hello.everydayrainbow@gmail.com

15/10/12

Brad Pitt x Interview Magazine

È un Brad Pitt trasformista, quello immortalato da Steven Klein per Interview Magazine. Non si tira indietro, non ha paura di imbruttirsi, non adotta pose sexy, anche se riesce a trasmettere il suo sex appeal senza nemmeno provarci. 48 anni e non sentirli, o almeno sentirli il giusto per trasformare un'intervista con Guy Ritchie in una chiacchierata tra commilitoni e prendersi la libertà di dire chi voterà alle prossime elezioni statunitensi ("I’m a big supporter of Obama, and I think he’s our best answer for the next four years"), esprimere il proprio desiderio di passare dietro alla camera da presa e dire che ormai i ruoli li sceglie solo se non lo annoiano, ché poi si vede ("It can’t be something repetitive that I’ve done before. I’m bored to death by that, and when I attempt things like that, it never works").

13/10/12

Yes I can (o forse no)

Io a correre proprio non ce la faccio. E non sono nemmeno una di quelle che si rifiuta per principio, badate bene. Ci ho provato, ho sudato sotto il sole di mezzogiorno e ho tirato su col naso sotto la pioggia battente, ho la mia felpa perfetta con le tasche, le scarpette giuste che non stringono sul collo del piede, la playlist sul telefono è lì pronta da una vita. Ma ogni volta che mi metto d'impegno e decido di riprendere (o meglio, avviare) la mia carriera da podista, la forza di volontà mi viene a mancare dopo nemmeno qualche giorno. È che puntualmente mi si appannano gli occhiali, mi strozzo con le cuffiette e divento paonazza proprio quando sta passando il divo del parco, il corridore dall'aspetto distinto anche al ventesimo chilometro. Senza contare i dolori del giorno dopo, che andare a fare la pipì in un bagno pubblico diventa l'impresa più ardua che esista.
Però lo so che voi siete brave, siete migliori di me. Sono sicura che in mezzo a voi lettrici si nasconda almeno una fanatica di Zumba, due o tre patite dello spinning e mi aspetto anche qualche discepola dell'ormai démodé aquagym. Vi imploro, ditemi come si fa. Come ci si impone di muoversi? La disciplina in cui sono più ferrata è la maratona di telefilm trash e l'esercizio che più pratico è la strisciata carpiata della carta di credito, ovviamente comodamente seduta sul divano con il mio PC tra le braccia (vale come sollevamento pesi?).

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